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“La più grande riforma approvata sinora è la credibilità”


“I fatti sono molto semplici. I primi due provvedimenti previsti dal Pnrr – semplificazioni e governance, e reclutamento – sono stati già approvati e saranno convertiti in legge dal Parlamento entro la fine del mese. La più grande riforma approvata sinora, però, non sono le semplificazioni, la governance e il reclutamento, ma è la credibilità. Stiamo rispettando i tempi, che per l’Italia non è cosa di tutti i giorni, nella sua storia.” Questa riforma, questo asset invisibile, è merito del Governo: il Governo Draghi è credibile perché rispetta i tempi e gli impegni. Vuol dire che i capitali esteri stanno già affluendo nel nostro Paese, che l’Italia è un Paese in cui sarà più facile investire, fare impresa, creare ricchezza”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo al Forum “Cantiere Innovazione”.

“Entro la fine del mese i primi 25 miliardi di anticipo”


“È finito il letargo, adesso c’è il risveglio. Il Pnrr non è altro che un contratto tra noi e la Commissione europea, con una montagna di soldi per l’Italia: 235 miliardi. Una parte, circa 70 miliardi, è a fondo perduto. In cambio di questa montagna di soldi, c’è un programma di riforme da attuare in tempi definiti. Le prime sono state scritte, approvate nei tempi prescritti e presentate in Parlamento. Questo è l’asset invisibile della credibilità e della fiducia, che sta già producendo effetti senza aver speso un euro. Ed entro la fine del mese arriveranno i primi 25 miliardi di anticipo”. 

“Serve trasferire il Piano dal Governo alle famiglie, serve il sogno”


“Insieme al Pnrr c’è bisogno di un processo di appropriazione collettiva dei progetti e dello spirito del Next Generation Eu. Con il solo Piano tecnocratico delle milestones e dei controlli non si va da nessuna parte. Serve il sogno, serve trasferire il Piano dal Governo alle famiglie, alle imprese, ai corpi intermedi. Serve calarlo nel vissuto quotidiano delle persone, attraverso le università e i territori. Questo è il sogno”. 

Marcella Panucci conclude i lavori del “Cantiere innovazione”


Al Forum è intervenuta anche Marcella Panucci, Capo di gabinetto del ministro per la Pubblica amministrazione, che nel concludere i lavori del “Cantiere Innovazione” ha sottolineato l’importanza di una riforma della Pa che incida su molteplici aspetti: “Perché stavolta dovrebbe essere diverso? Perché per la prima volta abbiamo avviato un processo di riforma della Pa che non risiede solo su interventi di carattere normativo, ma su investimenti e misure di carattere organizzativo e investimenti. In passato le riforme erano all’insegna della razionalizzazione della spesa: non si è investito sulle persone, non si sono rafforzate le competenze”. 


“La semplificazione – ha continuato Panucci – funziona se qualcuno sa applicare le nuove norme e i nuovi strumenti: quel qualcuno sono le persone. Per questo nel Pnrr abbiamo articolato un nuovo alfabeto per la Pa centrato sul capitale umano: A come accesso, B come buona amministrazione, C come competenze. Sono i tre punti nodali, insieme alla D di digitalizzazione, per determinare una svolta, basata su poche nuove regole, procedure più semplici, tecnologie e, soprattutto persone e competenze”.


 “Già con i primi due decreti abbiamo ripreso e anticipato le misure più rilevanti contenute nel Pnrr. Per le semplificazioni abbiamo seguito un approccio ‘fact based’: grazie a un’istruttoria articolata, abbiamo analizzato le procedure più critiche per eliminare i colli di bottiglia che normalmente rallentano gli investimenti. Per questo il decreto si concentra su alcuni settori chiave: ambiente, digitale, infrastrutture, appalti, dove insistono i principali progetti del Pnrr. Alle semplificazioni abbiamo fatto seguire un provvedimento di rafforzamento della capacità amministrativa, il Dl reclutamento, basato su due pilastri: uno di carattere speciale per introdurre procedure veloci per l’assunzione delle persone che oggi mancano nelle amministrazioni e un intervento di più ampio respiro per potenziare la capacità strutturale delle amministrazioni”.

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