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giovedì, Novembre 7, 2024
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Shock bancario e rivoluzione digital

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Il sistema bancario, messo a dura prova dal Coronavirus, si rivoluziona: aumentando il budget destinato all’information technology. La pandemia ha accelerato una rivoluzione verso il digital. E, le fintech potrebbero giocare un ruolo di primo piano in questo contesto.

Banche, rivoluzione e digital:

Nel contesto storico che stiamo vivendo, ci siamo rassegnati alla tecnologia come unica opportunità di sopravvivenza. Ci siamo abituati a ricevere pacchi di ogni tipo, a lavorare in smart working, e ad effettuare tutte le operazioni di pagamento, di ogni tipo e sorta, tutto online. Questo ha portato la trasformazione digitale a dare una brusca accelerata in tutti i settori.

I sistemi bancari e gli studi effettuati:

Dall’ultima rilevazione della Convenzione interbancaria per l’automazione e l’Associazione bancaria italiana, è emerso che la struttura IT delle banche sta continuando a rinnovarsi.

Nell’occhio del ciclone sono stati posti 19 gruppi bancari e due banche singole, che rappresentano il 92% del totale attivo. In termini di operatività bancaria è emerso che:

  • il retail banking rappresenta il 67,5%;
  • il corporate and investment banking il 19,7%;
  • il private banking l’8,3%.

Data center, cloud e core banking:

Dalle ultime ricerche effettuate dai ricercatori è emerso che, per quanto riguarda i Data center, i pronostici non sono dei più rosei. Atteso un crollo della percentuale di banche che utilizza sistemi Mainframe: dal 76% al 71% nel medio termine. Poi sfiorerà il 43% dopo il 2022.

In direzione opposta, è invece prevista la crescita d’implementazione dei sistemi midrange, che dall’attuale 71% arriverà all’86%.

Migrazioni da mainframe a midrange:

La migrazione da sistemi di mainframe a quelli di midrange è legata principalmente ad una cospicua riduzione di costi infrastrutturali, e all’integrazione di nuove applicazioni. Questo fa passare, in termini economici, dal 3% del budget nel 2019, al 4,7% atteso nel 2020.

L’85% delle banche continua a segnalare l’adozione di un data center tradizionale, implementati da meno del 20% degli istituti di credito. I modelli evoluti, come il software defined data center e la cloud-native infrastructure rappresentano un’attesa in rialzo fino al 70% nel 2022.

L’era del Cloud:

Cresce anche la richiesta di Cloud fornito da provider esterni. Questo cambiamento viene fatto nell’ottica di una migliore scalabilità ed una più rapida adozione di soluzioni innovative, abbattimento dei costi e del time-to-market. (il tempo che intercorre fra l’avvio del processo di sviluppo di un nuovo prodotto e la sua commercializzazione).

Il budget destinato al cloud è piuttosto diversificato:

  • in crescita dallo 0,1 al 13% per alcune;
  • dallo 0,5 al 16% per altre;.

La percentuale media sale dunque dal 2,9% nel 2019 al 5,3% atteso nel 2020.

Retail banking:

Se consideriamo nello specifico il retail banking, i principali campi di azione del core banking riguardano:

  • depositi;
  • prestiti;
  • gestione dei conti correnti;
  • gestione dei clienti e tracciamento di tutte le informazioni relative alle transazioni.

In questo contesto, il ricorso al fintech per rinnovare l’area operations risulta legato in particolare ai sistemi di pagamento.

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