martedì, Marzo 19, 2024
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ZABA: ALLA RADIO RIESCO AD UNIRE LE MIE GRANDI PASSIONI, CALCIO E MUSICA

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È iniziata a settembre l’intensa stagione lavorativa di Savino Zaba, il conduttore radio-televisivo e attore, che anche quest’anno torna su Radio1 Rai con due programmi, “Formato famiglia – generazioni a confronto”, con Diana Alessandrini, e “Zona Cesarini”, con Maurizio Ruggeri, oltre naturalmente all’attività teatrale, altra  sua grande passione.

D. Zaba, la sua trasmissione Zona Cesarini, in onda su Radio1 Rai, è un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e per gli  amanti degli approfondimenti. Dalle bandiere si è passati al calciatore testimonial/brand. Un segno inevitabile dei tempi e del gioco che diventa sempre più spettacolo e business?

Dallo scorso anno ho la fortuna di essere alla guida, con Maurizio Ruggeri, di uno dei programmi storici della radio, che unisce le mie due grandi passioni, lo sport e la musica. La redazione è quella di Radio1Sport, di “Tutto il calcio minuto per minuto”, per intenderci. Un programma che ha seguito tutti i cambiamenti dello sport.  Si, non si può negare che il “gioco” sta cambiando e che gli ingaggi, gli sponsor, i diritti televisivi, tutta l’industria del calcio stiano prendendo il sopravvento. Purtroppo, si vedono sempre meno bandiere e più “banderuole”. 

D. Tv, Radio, Teatro: ha iniziato la sua carriera giovanissimo. Quale  è il segreto per catturare l’attenzione del pubblico? Quale è la sua carta vincente?

Ho iniziato a fare radio a quindici anni, ero poco più che un ragazzino e da allora, tutti i giorni, mi ritrovo davanti al microfono con lo stesso amore ed entusiasmo dei  primi giorno. Stesso posso dire per Tv e teatro. Ecco, passione, competenza, amore, umiltà, sono ingredienti che la gente apprezza. Non è facile creare empatia con chi ti guarda o ti ascolta, ma mescolando bene questi ingredienti il risultato può essere vincente.

D: E poi c’è il libro, è ancora in libreria il suo “Parole parole…alla radio”, come si trova nel ruolo di scrittore?

Ho impiegato un anno del mio tempo, soprattutto di notte, per scrivere il libro “Parole parole…alla radio” (Graus edizioni), con la prefazione di Renzo Arbore, un testo che analizza il linguaggio radiofonico dalle sue origini fino ad oggi. È stato il regalo per i miei primi trent’anni di radio ed è arricchente per me presentarlo nelle librerie, nelle scuole e nelle università. Non mi sento uno scrittore, ho semplicemente raccontato su carta uno strumento che da sempre mi appassiona: la radio.

D. Quale è il suo sogno nel cassetto e quali sono i nuovi progetti?

Continuare a fare quello che faccio, con la stessa passione di sempre. Mi piacerebbe, tra le altre cose, tornare a fare la bella Tv; ci sono contatti e progetti a cui si sta lavorando con un  gruppo di autori. Mi piacerebbe condurre un programma di intrattenimento, magari proprio un game show o un pre-serale, sarebbe una bella sfida, propedeutica a possibili esperimenti ancora più importanti. Certo, fare Tv non dipende solo da te; devono coincidere molti altri elementi e, qualche volta,  purtroppo, quello della meritocrazia non è una priorità.

Savino Zaba (48 anni) nato a Cerignola (Fa), è laureato in Lettere. In Tv ha condotto “Uno Mattina-Storie Vere”, “Music@” e “Quelle brave ragazze” su Rai1, il “Venice Music Awards Giovani” e il “Concerto di Natale”, in prima serata su Rai2. È stato tra i protagonisti di “Tale e Quale Show”. In Radio ha condotto su Radionorba, RDS, Radio Capital, m2o, RTL 1025, Radio2 Rai e attualmente Radio1 Rai.

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