The Gud è una deliziosa realtà capitolina dedita alla ristorazione tout court, situata all’interno del circolo sportivo ‘Tennis Team Vianello’, in zona Eur Montagnola. Con una lunga tradizione di esperti pizzaioli alle spalle, oggi The Gud si è affermato anche come uno dei punti di riferimento della cucina italiana nel panorama di Roma Sud. Attenzione alla tradizione e un’occhio sempre puntato su sperimentazione e innovazione rendono questo bellissimo ristorante immerso nel verde un luogo perfetto per una pausa pranzo sana e gustosa o una cena dove a regnare sovrano è il sapore di prodotti rigorosamente selezionati in base a ciò che offre il territorio e la stagione. Abbiamo intervistato Cristiano Mastromichele, amministratore della società fondata assieme con Marco Carosi, da cui è nato il progetto imprenditoriale di The Gud.
- Partiamo da una domanda semplice: cosa significa ‘The Gud’?
The Gud è un acronimo e sta per “The Great Unique Dining … una grande unica cena”.
- Quali sono i punti di forza di The Gud?
La filosofia della nostra cucina si basa su alcuni punti importanti ma l’unico vero obiettivo è cercare di portare il prodotto ad esprimere il massimo, rispettando le stagioni e soprattutto i sapori. Per soddisfare la clientela bisogna avere la capacità di rendere unica l’esperienza: noi ci proviamo in modo semplice, informale ma con alla base la qualità del prodotto e del servizio. Quello che dico sempre, che a volte può sembrare una banalità, è di non dimenticare mai di fare una buona cucina: non esistono tanti tipi di cucina, ma solo ‘buona’ o ‘cattiva’. E la nostra è buona.
- Qual è la tua concezione di ristorante?
Credo di aver già risposto: non c’è una concezione unica di ristorante. Il ristorante moderno deve avere un concept ben definito che includa una bella location, un piano marketig curato, uno strutturato sistema di servizi, una particolare attenzione per design e atmosfera, un prezzo giusto in base all’esperienza offerta, una posizione ben definita in relazione alla concorrenza e ovviamente uno stile proprio di cucina. Infine condisci il tutto con tanta passione e il gioco è fatto. Si capisce che non è così semplice?
- Quali sono le difficoltà che incontri nel tuo mestiere? Come le superi?
Sarebbe troppo facile rispondere di getto vivendo in questo Paese, con tutte le trappole che la troppa burocrazia dispone, impedendoti di concentrarti sul tuo vero lavoro. Ma in realtà le difficoltà più grandi che ogni ristoratore – ma più in generale ogni imprenditore – incontra secondo me sono sostanzialmente due:
– intuire il gusto dei propri clienti e anticipare il mercato
– cercare e trovare i collaboratori migliori e riuscire a creare un gruppo affiatato e che miri allo stesso obiettivo
Le difficoltà non si superano mai del tutto, ma personalmente cerco con molta umiltà di mirare sempre all’eccellenza attraverso una politica di miglioramento continuo.
Sono riuscito a diventare un leader tra i miei collaboratori perchè tengo aperto un confronto continuo e questo è fondamentale per creare una squadra che funzioni davvero e che abbia successo.