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Pubblica Amministrazione: tutte le novità dell’ultimo anno

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L’ABCD: un nuovo alfabeto per una nuova Pubblica amministrazione.

A come Accesso

B come Buona amministrazione

C come Capitale umano e Competenze

D come Digitalizzazione

L’Abcd è alla base del disegno complessivo di riforma e rilancio della Pubblica amministrazione: si inverte la rotta dopo anni di blocco del turnover, di drastica riduzione degli investimenti in formazione (arrivati a soli 48 euro medi annui per dipendente), di “invecchiamento” dei lavoratori, di mancati rinnovi contrattuali. Contesto di opportunità, momento magico per l’Italia: la guida di Mario Draghi, un governo quasi di unità nazionale, l’Europa che decide di fare debito comune per finanziare i piani di ripresa post-pandemia.

– 10 marzo 2021: firma del Patto Governo-sindacati per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale a Palazzo Chigi. È la lavagna ampia, efficace e interattiva su cui può essere scritto il nuovo alfabeto, la cornice necessaria per attuare le riforme in un clima di pace sociale.

– 19 aprile 2021: con la firma del ministro Brunetta sull’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto collettivo del comparto funzioni centrali (ministeri, Agenzie, enti pubblici non economici) si aprono le danze dei nuovi contratti, linfa del cambiamento. Le trattative cominciano poco dopo all’Aran per i comparti funzioni centrali, sanità ed enti locali; al Dipartimento della funzione pubblica per il comparto difesa e sicurezza, soccorso pubblico e per la carriera prefettizia.

– 28 aprile 2021: con il decreto Covid n. 44/2021, all’articolo 10, vengono sbloccati, velocizzati e digitalizzati i concorsi pubblici. La PA torna ad assumere: 40mila posti a bando in pochi mesi, procedure in 100 giorni. Si spiana la strada al ricambio generazionale e all’ingresso di nuove competenze.

– 30 aprile 2021: senza alcun ritardo sulla tabella di marcial’Italia trasmette il Pnrr alla Commissione europea. La riforma della PA è, con la giustizia, una delle due riforme orizzontali previste dal Piano: trasversale a tutte le sei missioni, è considerata indispensabile a migliorare efficienza, equità, competitività e, in generale, il clima economico del Paese. Il Pnrr può essere considerato un “contratto con l’Europa”: fondi in cambio di riforme.

– 3 maggio 2021: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il “decreto proroghe” che abolisce le quote obbligatorie di smart working nella Pa. Un primo passo per l’uscita dalla fase emergenziale: alle amministrazioni viene riconosciuta completa autonomia e flessibilità nella gestione del lavoro agile dei dipendenti.

– 1° giugno 2021: viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il primo decreto legge “abilitante” del Pnrr (Dl n. 77/2021), quello sulle semplificazioni, che verrà convertito in legge dal Parlamento a fine luglio. Punti qualificanti: via i colli di bottiglia che potrebbero rallentare i progetti Pnrr, silenzio-assenso, poteri sostitutivi, drastica semplificazione per accesso al superbonus 110%, tempi ridotti per le autorizzazioni ambientali e per la banda larga, niente più stop ai lavori in caso di ricorsi al Tar.

– 10 giugno 2021viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il “decreto reclutamento” (dl n. 80/2021), che sarà convertito in legge dal Parlamento il 6 agosto, senza alcun voto contrario. È la seconda riforma abilitante del Pnrr: insieme alle semplificazioni, permette all’Italia di ottenere a metà agosto 25 miliardi di anticipo dei fondi europei. Prevede percorsi rapidi e semplificati per reclutare il personale per i progetti Pnrr, ma anticipa anche ciò che prevede il Piano sulla riforma del pubblico impiego: “nuove” carriere, valorizzazione del merito, alte specializzazioni, progressioni basate su assessment secondo i migliori standard internazionali. Come collante delle novità, il decreto individua un nuovo documento unico di programmazione che ciascuna amministrazione dovrà adottare entro il 31 gennaio 2022: il Piano integrato di attività e organizzazione (Piao).

– 6 agosto 2021: viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando di concorso per il reclutamento del primo contingente di 8.171 giovani giuristi, addetti all’ufficio per il processo. Si tratta della prima selezione di personale prevista dal Pnrr. Le prove selettive, gestite da Formez PA, si svolgono dal 24 al 26 novembre, in 9 regioni.  

– 10 agosto 2021: debutta in via sperimentale per l’inserimento spontaneo dei curricula inPA, il nuovo Portale nazionale del reclutamento: una grande banca dati per facilitare alle amministrazioni le selezioni di professionisti qualificati e alte specializzazioni, una sorta di LinkedIn della Pa. Per alimentarla, vengono sottoscritti Protocolli d’intesa con tutto il mondo delle professioni, ordinistiche e non ordinistiche. A dicembre 2021, risultano sottoscritti 9 protocolli d’intesa, per un totale di circa 6 milioni di profili professionali. E, grazie a una partnership con LinkedIn Italia, i bandi e gli avvisi di ricerca del personale da parte della Pa raggiungono anche i 16 milioni di iscritti alla piattaforma.

– 13 agosto 2021: viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di concorso pubblico per 500 esperti per le strutture di monitoraggio e rendicontazione dei fondi presso le amministrazioni centrali titolari dei progetti e degli interventi del Pnrr. Le prove selettive, gestite da Formez PA, si svolgono dal 20 al 22 ottobre, le graduatorie finali vengono pubblicate il 1° dicembre.

– 21 settembre 2021: primo bilancio Pnrr, Funzione pubblica in vetta alla classifica dei ministeri più efficienti. La Pa ha visto approvate tre riforme su tre di quelle di sua competenza e vede in porto un investimento su due (l’ultimo è rappresentato dai 1.000 esperti Pnrr, che sarà raggiunto come previsto a fine dicembre).

– 24 settembre 2021: Draghi firma il Dpcm con cui si stabilisce che la modalità ordinaria di lavoro nelle Pubbliche amministrazioni dal 15 ottobre, in corrispondenza con l’obbligo di green pass per tutti i lavoratori, tornerà ad essere quella in presenza.

– 30 settembre 2021: alla presidenza della Scuola nazionale dell’amministrazione arriva Paola Severino. Rilancio Sna fondamentale: qui si formerà il capitale umano pubblico che dovrà gestire la nuova Italia. Competenze, leadership, internazionalizzazione.

– 7 ottobre 2021: firmato protocollo d’intesa tra il ministro Brunetta e la ministra per l’Università e la ricerca, Maria Cristina Messa, per la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti pubblici. È l’accordo quadro sulla base del quale il Dipartimento della funzione pubblica può stipulare convenzioni con i singoli atenei per consentire l’accesso dei dipendenti pubblici a corsi di laurea e master a condizioni agevolate. Il 13 ottobre viene firmato il primo protocollo d’intesa con l’Università Roma la Sapienza, tutti gli altri atenei sul territorio nazionale aderiscono. A gennaio 2022 è pronto a partire il più grande piano di upskilling del personale pubblico mai realizzato nella storia.

– 9 ottobre 2021: viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Dpcm predisposto dal Dipartimento della Funzione pubblica, che stabilizza 499 professionisti in servizio negli enti locali e nelle strutture emergenziali dei territori di Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise e Umbria colpiti dai terremoti degli ultimi vent’anni.

– 15 ottobre 2021: scatta l’obbligo di green pass per tutti i 23 milioni di lavoratori, pubblici e privati, e la PA torna in presenza. Nella settimana precedente emanati sia il Dpcm sul rientro in presenza e il nuovo lavoro agile (strutturato e “condizionato”) sia le linee guida operative per il controllo del green pass.

– 15 novembre 2021: firmato il decreto interministeriale che definisce le regole per le nuove modalità telematiche di collegamento agli Sportelli unici per le attività produttive (Suap), che puntano a completare la digitalizzazione del front office e del back office.

– 30 novembre 2021: su inPA sono pubblicati i primi avvisi a cui è possibile candidarsi con un clic. Si tratta della procedura di reclutamento dei 1.000 professionisti ed esperti previsti dal Pnrr per accompagnare le amministrazioni locali nella semplificazione e nella gestione delle procedure complesse. Obiettivo: velocizzare l’attuazione dei progetti. Il 7 dicembre arrivano 61.666 candidature, il 30 dicembre le Regioni completano la selezione.

– 2 dicembre 2021: la Conferenza Unificata dà il parere favorevole al decreto ministeriale che definisce il contenuto del Piao (Piano integrato di attività e organizzazione), il Piano unico che le amministrazioni dovranno adottare al posto dei tanti piani attuali, per semplificare gli adempimenti e garantire una visione unitaria, con l’indicazione di obiettivi, indicatori di performance e attese da soddisfare.

– 16 dicembre 2021: a Palazzo Vidoni viene siglato il protocollo d’intesa per realizzare un polo formativo della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (Sna) presso il Complesso Cavouriano di Santena (Torino). Il polo del Nord-Est della Sna affiancherà la sede storica di Caserta.

– 16 dicembre 2021: in Conferenza Unificata viene acquisita l’intesa sulle nuove linee guida in materia di lavoro agile nella Pubblica amministrazione, concordate con i sindacati, che sanciscono il superamento dello smart working emergenziale a favore di un lavoro agile rispettoso dei diritti alla disconnessione, alla formazione specifica, alla protezione dei dati personali, alle relazioni sindacali, al regime dei permessi e delle assenze. Uno strumento “ponte” che anticipa i contenuti dei nuovi contratti di lavoro. Sempre in Conferenza Unificata viene acquisita l’intesa sullo schema di Dpcm per incentivare le assunzioni dei lavoratori impiegati in progetti di lavori socialmente utili in Campania e Sicilia alla data del 31 dicembre 2016 e un decreto ministeriale per la stabilizzazione dei tirocinanti del Mezzogiorno. Passi importanti nella lotta al precariato.

 – 21 dicembre 2021: all’Aran viene firmata con i sindacati la preintesa sul contratto del comparto funzioni centrali 2019-2021, apripista per tutti gli altri, che dà attuazione alla milestone del Pnrr relativa al lavoro pubblico con la riforma di ordinamenti professionali e carriere, la creazione della quarta area dedicata alle “elevate professionalità”, il potenziamento della formazione e dello sviluppo delle competenze, la regolazione del lavoro agile. Il 5 gennaio all’Aran sarà sottoscritto l’accordo sul rinnovo.

– 23 dicembre 2021: il Senato approva definitivamente la conversione del decreto legge recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che recepisce l’intesa raggiunta dal Governo con l’Anci nell’incontro del 3 dicembre. Il provvedimento consente agli enti locali, anche quelli in dissesto o predissesto, di realizzare assunzioni a tempo determinato per circa 15.000 posti l’anno, istituisce un fondo di 30 milioni annui per i Comuni con meno di 5.000 abitanti e autorizza l’uso di 67 milioni di euro per le assunzioni Pnrr nei Comuni del Mezzogiorno.

– 23 dicembre 2021: l’accordo di lavoro per il triennio 2019-2021 per il comparto difesa e sicurezza viene siglato a Palazzo Vidoni dai ministri per la Pubblica amministrazione, dell’Interno, della Giustizia, della Difesa e dell’Economia e delle finanze, da tutti gli organismi di rappresentanza militare e da tutte le organizzazioni sindacali rappresentative delle forze di polizia a ordinamento civile.

– 29 dicembre 2021: il Consiglio dei ministri approva, su proposta del presidente del Consiglio Draghi e del ministro Brunetta, il decreto del presidente della Repubblica che individua e abroga gli adempimenti relativi ai piani, diversi da quelli economico-finanziari, che saranno assorbiti dal Piano integrato di attività e organizzazione (Piao). È l’altro atto formale, insieme al decreto ministeriale, necessario per il decollo dei Piani nel 2022. Un altro passo del Governo nella direzione della massima semplificazione, anche degli oneri burocratici che gravano sulla stessa Pa.

– 30 dicembre 2021la Camera approva definitivamente la legge di bilancio per il 2022, che stanzia oltre 3 miliardi a favore della Pubblica amministrazione, tra assunzioni, ordinamenti professionali e carriere, formazione, salario accessorio, indennità dei sindaci e degli amministratori locali. Un grande investimento sul lavoro pubblico, che rinforza quello previsto dal Pnrr.

– 10 gennaio 2022: viene presentato a Palazzo Vidoni “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”, il Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo il Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della Pubblica amministrazione. Un programma straordinario di formazione e aggiornamento rivolto ai 3,2 milioni di dipendenti pubblici e articolato in due filoni: il primo (“PA 110 e lode”), inaugurato dal protocollo d’intesa siglato a ottobre dai ministri per la Pubblica amministrazione e dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, punta ad accrescere le conoscenze e le competenze dei lavoratori pubblici agevolando, grazie alla collaborazione della Crui, l’iscrizione a corsi di laurea e master presso tutte le Università italiane; il secondo (Syllabus per la formazione digitale) prevede l’avvio di programmi formativi specifici per sostenere le transizioni previste dal Pnrr, a cominciare da quella digitale, con partner pubblici e privati, nazionali e internazionali. E con un’attenzione particolare riservata alla formazione sulla cybersecurity, oggetto di un progetto già avviato con il ministero della Difesa.

– 28 gennaio 2022le domande di iscrizione ai corsi di laurea offerti ai dipendenti pubblici a condizioni agevolate da Sapienza Università di Roma, il primo ateneo a sottoscrivere un’intesa con la Funzione pubblica, sono state oltre 2.000 in meno di un mese, tutte accolte previa verifica dei requisiti. Oltre 70 Università aderenti alla Crui aderiscono al progetto “PA 110 e lode”.

– 1° febbraio 2022: le amministrazioni cominciano a segnalare i nominativi dei dipendenti che potranno accedere all’autovalutazione delle proprie competenze digitali sulla piattaforma Syllabus. In base agli esiti del test iniziale, la piattaforma proporrà ai dipendenti i moduli formativi per colmare i gap di conoscenza e per migliorare le competenze, moduli arricchiti dalle proposte delle grandi aziende del settore tecnologico. Dal 10 al 31 gennaio oltre 50 operatori, pubblici e privati, nazionali e internazionali, hanno risposto all’avviso di manifestazione di interesse pubblicato dal Dipartimento della funzione pubblica per mettere a disposizione, a titolo gratuito, contenuti formativi coerenti con gli obiettivi del Piano e, in particolare, con il modello di competenze digitali definito nel Syllabus.

– 10 febbraio 2022nasce un tavolo di lavoro per monitorare attentamente le modalità di funzionamento degli strumenti introdotti a sostegno degli enti locali, l’efficacia della loro attuazione e le eventuali ulteriori necessità che dovessero emergere sui territori. Al tavolo, coordinato congiuntamente dal Dipartimento della Funzione pubblica e dal Dipartimento degli Affari regionali e le Autonomie, partecipano rappresentanti del ministero dell’Economia, del Dipartimento per le politiche di coesione, di Regioni, Province e Comuni.

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