Fatture commerciali pagate in media in meno di 30 giorni dalla P.A. Sono i risultati del monitoraggio del dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato che confermano la progressiva riduzione dei tempi di pagamento e dello stock di debito commerciale delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei fornitori: il tempo medio di pagamento passa a 29,6 giorni per le fatture ricevute nel 2024. Negli ultimi 5 anni il tempo medio di pagamento è diminuito di 13 giorni e il tempo medio di ritardo è migliorato di 10 giorni. Il miglioramento progressivo dei tempi di pagamento si traduce in una conseguente riduzione del debito commerciale che passa dai 31,2 miliardi rilevati al 31 dicembre 2018 ai 23,2 miliardi rilevati al 31 dicembre 2024. Il miglioramento dei tempi di pagamento risulta costante nel tempo e generalizzato, in quanto coinvolge tutti i comparti delle pubbliche amministrazioni che nel 2024 si attestano su un tempo medio di pagamento inferiore al termine di scadenza previsto, in via ordinaria, dalla normativa europea e nazionale, a cui fa riscontro un tempo medio di ritardo ampiamente negativo.
Le pubbliche amministrazioni, in base alla direttiva europea n. 2011/7/UE, sono tenute a pagare le fatture commerciali entro 30 giorni dalla data di ricevimento, eccetto gli enti del servizio sanitario nazionale e le transazioni commerciali per le quali è consentita una scadenza superiore in ragione della particolare natura del contratto o di alcune sue caratteristiche. In ogni caso il termine di scadenza non può superare il limite massimo di 60 giorni. Il rispetto di tali scadenze, oltre a rappresentare un indicatore di efficienza amministrativa, costituisce un fattore di cruciale importanza per il buon funzionamento dell’economia nazionale.
Nel 2024 sono state registrate 30,4 milioni di fatture per un importo totale pari a circa 207,2 miliardi di euro; l’importo dovuto, ossia al netto degli importi sospesi e non liquidabili, è di 198 miliardi a fronte di 189,85 miliardi di euro di pagamenti effettuati entro marzo 2025, che corrisponde al 95,9% dell’importo totale dovuto (nel 2022 il rapporto si attestava al 95,3%).
I risultati danno evidenza dell’efficacia degli interventi normativi ed amministrativi adottati nel corso degli anni, nonché delle iniziative mirate volte a supportare e sensibilizzare le amministrazioni al rispetto dei tempi di pagamento e alla corretta gestione delle funzionalità della PCC.
La Rgs svolge un ruolo primario nel monitoraggio dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni, attraverso l’utilizzo della Piattaforma dei crediti commerciali (PCC), realizzata e gestita dallo stesso dipartimento. Sulla base delle informazioni contenute nella PCC, la Ragioneria elabora e aggiorna con cadenza periodica gli indicatori dei tempi di pagamento e la stima del debito commerciale.
