giovedì, Aprile 25, 2024
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Luciano Ciocchetti: “Il PNRR? Va assolutamente rivisto in un’ottica di adattamento”

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La redazione di Italia News Online ha incontrato Luciano Ciocchetti, ex vicepresidente della Regione Lazio e Deputato della Repubblica Italiana, attivo in politica sin dal 1981.

Un percorso politico che rappresenta a tutti gli effetti quelle che dovrebbero essere le tappe obbligate per la formazione politica di chi intende mettersi al servizio del popolo, intraprendendo questa carriera, compresa l’esperienza giovanile nei comitati di quartiere, vera forza dell’impegno di Ciocchetti.

  • Nel processo di attuazione del PNRR sarà fondamentale il dialogo tra Governo ed enti locali. Questo rapporto sta assumendo forme positive e propulsive o invece può rappresentare un elemento critico?

Il Governo e il Parlamento hanno deciso di affidare maggior parte di risorse del PNRR alle Regioni e agli Enti Locali. Da una parte è sicuramente un fatto positivo perché questi conoscono i problemi del territorio di riferimento meglio, dall’altro sorgono i problemi della capacità progettuale, che per la mancanza di figure tecniche e professionali adeguate, gli Enti Locali soffrono.

  • Nel quadro del Pnrr quali sono le lacune sulle quali occorrerebbe intervenire?

Il PNRR è stato costruito quando non era scoppiata ancora la guerra in Ucraina e senza i grandi problemi creati dalla crisi energetica e dall’aumento, esponenziale, dei costi delle materie prime e del materiale edilizio. Quindi andrebbe rivisto profondamente, chiedendo anche all’Europa di allargare l’intervento economico per le mutate esigenze dei Paesi Europei. Intanto va rivisto il Piano italiano e soprattutto va rivisto il prezzario delle opere pubbliche. Diversamente non parteciperà più nessuno alle gare.

  • Per realizzare il Pnrr potrebbe essere necessario aumentare le tasse?

Assolutamente no. in questa congiuntura economica di profonda crisi (pandemia e guerra) aumentare qualsiasi tassa sarebbe folle.

  • Esiste una formula speciale per la lotta all’evasione fiscale?

Io credo che serva il “contrasto d’interesse”. Se il compratore potesse scaricare dalle proprie tasse ogni scontrino fiscale si genererebbe l’interesse a pretenderlo. Questo porterebbe a ridurre una macrovoce dell’attuale evasione.

  • Da dove bisogna partire per creare una nuova coscienza civile nei confronti del bene pubblico?

Serve un’azione culturale forte ripartendo dalle nuove generazioni e poi serve che i Beni Pubblici siano curati e manutenuti e non abbandonati e sporchi.

  • In queste drammatiche settimane molti si sono sforzati di comprendere le ragioni alla base del conflitto ucraino. C’è chi sostiene che per Putin la vera minaccia non era tanto l’ingresso dell’Ucraina nella Nato o la sua adesione all’Ue, quanto il sistema democratico che in quel Paese ai confini con la Russia si stava sperimentando. Lei come la pensa?

Io penso che quello che ha fatto e sta facendo Putin sia assolutamente inaccettabile. Invadere con le armi, con i bombardamenti e con un vero e proprio genocidio un Paese Sovrano e Democratico come l’Ucraina è un atto veramente allucinante nel XXI secolo. Somiglia troppo a quello che Hitler compì dal 1938 in poi. Quello che ha in testa il dittatore Putin sinceramente non lo so ma bisogna fare di tutto per fermarlo senza far scoppiare la terza guerra Mondiale. Occorre aiutare in tutti i modi possibili la resistenza Ucraina. E aumentare le sanzioni economiche costringendo Putin al cessate il fuoco. Spero che questo avvenga al più presto.

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