La redazione di Italia News Online oggi vuole raccontare la realtà di uno studio legale romano tutto al femminile, lo studio degli avvocati Tiziana Schipani e Monica Consalvi.
Chiediamo all’ avv. Schipani come è iniziata questa storia.
“La storia dello Studio ha inizio nel lontano 2004, quando due giovani avvocatesse si affacciavano alla libera professione e decidevano di unire le proprie competenze e sinergie per affrontare le difficoltà iniziali di un mondo altamente competitivo quale era il Foro della Capitale.
Attraverso tanta dedizione e studio, uniti all’entusiasmo, il sodalizio professionale si è consolidato sino a rappresentare oggi una garanzia qualificata ed esperta, che offre assistenza nei diversi ambiti del diritto civile e sportivo.“
Avv. Consalvi, di cosa si occupa lo studio?
“Bene, siamo a disposizione della nostra clientela per assistenza e consulenza legale, sia giudiziale che stragiudiziale, in numerosi settori: famiglia, successioni, responsabilità civile e medica professionale, diritti reali, risarcimento danni, locazioni, recupero crediti e contrattualistica.
Con particolare sensibilità e riguardo affrontiamo le problematiche relative all’iter di separazioni, divorzi e tutela dei minori, coadiuvate da figure professionali quali neuropsichiatri infantili, psicologi, terapisti e mediatori familiari.
Un prezioso contributo alla nostra attività è dato dalla presenza del Revisore Contabile Alessandra Fanciullini, che ci aiuta a fornire un’assistenza multidisciplinare e altamente specialistica in materia contabile, fiscale e tributaria e quale supporto ad aziende e società.
Successivamente, in aggiunta alle tradizionali competenze in materia civile, lo Studio Legale ha introdotto e sviluppato all’interno della propria struttura, ormai da più di 15 anni, un settore specifico relativo al diritto sportivo, occupandosi di attività di consulenza precontenziosa e di tutela giudiziale in favore di atleti, società e Federazioni.”
Avv. Schipani, cosa l’ha spinta ad occuparsi di un settore notoriamente maschile come il diritto sportivo?
“E’ stata una sfida, iniziata moltissimi anni fa, dopo un incarico conferitomi da un cliente legato ad una importante società sportiva, conclusosi con successo e soddisfazione personale. Ho avuto modo di entrare in un mondo a me completamente sconosciuto, un mondo che ha saputo conquistarmi. E’ da allora che ho desiderato di poterne fare parte. Ho cominciato così a studiare di nuovo, specializzandomi e, ricevendo, dopo pochissimi mesi, due incarichi di consulenza legale da società professionistiche.
Ho quindi coinvolto la mia collega di studio, continuando in sinergia nelle consulenze legali stragiudiziali e giudiziali in ambito sportivo e fatto un paio di deroghe allo studio di sole donne che per anni ha operato nel settore sportivo , inserendo nella struttura due uomini altamente qualificati.
Lo Studio si avvale del prezioso contributo di Andrea Sterbini che svolge attività di Scouting, Andrea è un noto osservatore calcistico, occupatosi negli anni della ricerca di giovani talenti sul territorio laziale e non per squadre professionistiche di altissimo livello.
Ci avvaliamo inoltre della cooperazione di un collega avvocato nonché Agente Sportivo regolarmente iscritto al Registro Nazionale Coni e Federale Figc degli agenti sportivi, per peculiarità riservate a tale figura professionale.”
A proposito di diritto sportivo, questo settore è stato interessato di recente da un’importante riforma. Qual è uno degli aspetti che considerate di maggior interesse e più innovativo?
Visto il nostro impegno nei settori giovanili, abbiamo accolto con favore l’introduzione del cd. apprendistato sportivo, disciplinato dall’art.30 del D.lgs 36/2021. Per la prima volta, esiste la possibilità di poter stipulare, tra società sportive ed atleti, contratti di apprendistato di cosiddetto tipo “A” (per la qualifica, il diploma professionale, il diploma di istruzione superiore e certificato di specializzazione tecnica superiore) e di tipo “C” (alta formazione e ricerca).I limiti di età di apprendistato per i giovani atleti sono da 14 a 23 anni per gli enti sportivi dilettantistici (limite abbassato dal decreto “correttivo bis” non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale).Da 15 a 23 anni per le società sportive professionistiche.
Lo scopo del legislatore, attraverso “la formazione dei giovani atleti”, è quello di garantire loro una crescita non solo sportiva, ma anche culturale ed educativa, nonché una preparazione professionale specifica che favorisca l’accesso nel mercato del lavoro al termine della carriera sportiva agonistica. Allo stesso tempo gli enti sportivi hanno l’opportunità di formare giovani talenti e contribuire alla crescita del comparto sportivo dilettantistico, offrendo agli atleti interessati una tutela più ampia e lungimirante, con evidente beneficio di tutto il settore.
Seguite anche atlete donne?
Certamente, l’attenzione sui talenti emergenti è sempre più forte.
E’ un settore sportivo che negli ultimi anni ha ottenuto grandi risultati. Ritengo che tali traguardi debbano essere maggiormente valorizzati anche per i sacrifici che le protagoniste devono sostenere per raggiungerli. Da madre che lavora ne so qualcosa.
Anche se non considero rilevante la differenza di sesso ma imprescindibilmente la differenza di studio e preparazione e nel caso dell’ atleta soprattutto la tenacia e la dedizione. Nel settore femminile abbiamo al nostro fianco un’ altra “donna” Tiziana Bartoccioni ,ex calciatrice di serie A e della Nazionale, con patentino di allenatore Uefa B. Mister Bartoccioni coadiuva il nostro lavoro tecnico giuridico esercitando un’ attività di Talent Scout.
Avvocati, dall’inizio di questa storia ad oggi, cosa vi sentite di consigliare ai giovani avvocati che si affacciano nel mondo del lavoro e che vorrebbero intraprendere il vostro stesso percorso lavorativo?
Siamo concordi nel dire che questa è una professione, come del resto tutte le professioni, difficile…..all’ entusiasmo iniziale si affiancheranno le preoccupazioni e la paura di non farcela; la materia giuridica è vasta, l’importante è trovare una propria connotazione, quasi una vocazione rispetto alla scelta di cosa occuparsi.
Ogni materia richiede infatti un approccio diverso, una formazione continua e un aggiornamento costante. Quindi importante è scegliere la specializzazione che sia nelle proprie corde, così da non annoiarsi mai ed arrivare, come nel nostro caso, dopo tanti anni di professione, ad avere l’entusiasmo del primo giorno.
Un valore aggiunto è avere la fortuna di incontrarsi professionalmente e creare una struttura qualificata, come nel nostro caso: un ambiente tutto al femminile, dove coesistono sinergia professionale e profonda amicizia.