venerdì, Aprile 26, 2024
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Immobiliare e inflazione: ecco come cambiano le rate del mutuo

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L’Euribor a 12 mesi ha registrato una nuova crescita e si è attestato all’1,2% nella sua tara giornaliera. Questo aumento è arrivato dopo l’ annuncio della Banca Centrale Europea (BCE) in merito all’aumento dei tassi fino a 50 punti base. Questo è stato rapidamente trasferito all’Euribor e, di conseguenza, ai mutui casa, che potrebbero aumentare fino a 1.400 euro l’anno, secondo il portale immobiliare idealista.it.

A seguito delle stime del portale immobiliare, ci sarà un aumento di circa 1.400 euro in media all’anno per famiglia, il che significherà un aumento della rata mensile del mutuo compreso tra 115 e 120 euro per quelle famiglie che hanno un tasso variabile. Si tratta di un aumento di oltre 1,5 punti in soli 12 mesi, che avrà un impatto diretto su quelle famiglie che hanno un mutuo, soprattutto a tasso variabile.

Questo perché, con l’aumento dei tassi di interesse, le abitazioni tendono a diventare più costose, poiché i soldi che gli enti prestano in un mutuo ipotecario andranno a consumatori più solvibili, che potranno pagare finanziamenti più onerosi. Anche i consumatori che hanno in vigore prestiti flessibili saranno interessati da questo aumento dei tassi. L’Euribor ha già scontato l’aumento dei tassi e ha raggiunto il massimo da un decennio, all’1,164%.

Tuttavia, questo può variare se la domanda di mutui diminuisce a causa dell’aumento dei prezzi, poiché il mercato immobiliare subirebbe una contrazione e quindi i prezzi degli immobili inizierebbero a scendere poiché ci sono meno investitori disposti a prendere in prestito.

Aumento del tasso della BCE

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha confermato che il rialzo dei tassi sarà di mezzo punto. Questa decisione significa duplicare l’annuncio iniziale della Bce che, lo scorso giugno, aveva annunciato che a fine luglio avrebbe effettuato un rialzo dei tassi di 25 punti base. Infine, il rialzo sarà di 50 punti, inasprendo così le politiche economiche dell’eurozona

L’organizzazione assicura che era necessario “adottare nuove e importanti misure per garantire che l’inflazione torni all’obiettivo del 2% nel medio termine”. La Bce non nega i futuri aumenti dei tassi di interesse a settembre e assicura che “il futuro percorso dei tassi di interesse ufficiali concordato dal Consiglio direttivo continuerà a dipendere dai dati“.

Il Consiglio direttivo ha deciso di alzare di 50 punti base i tre tassi di interesse ufficiali della BCE. Di conseguenza, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito aumenteranno rispettivamente allo 0,50%, 0,75% e 0,00%.

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