venerdì, Marzo 29, 2024
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Il Pnrr favorirà lo sviluppo dell’edilizia e la rigenerazione urbana

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Il settore dell’edilizia sta vivendo una fase di crescita grazie al Superbonus 110% e ad altri bonus fiscali, come evidenziato dal centro di ricerche Cresme, che prevede un aumento degli investimenti del 17,6% nel 2023 e del 6,6% nel 2022. Inoltre, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza potrebbe favorire ulteriormente lo sviluppo del settore dell’edilizia, con un potenziale impatto economico di 54,4 miliardi di euro per le città italiane e il territorio nazionale, che potrebbe superare gli 85 miliardi di euro, includendo anche gli investimenti nelle infrastrutture pari a 31,5 miliardi.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza adotta un approccio trasversale per la rigenerazione urbana, identificando gli investimenti che hanno un impatto diretto e indiretto sulla rigenerazione del territorio, con un significativo impatto sociale e ambientale. Ciò potrebbe contribuire a promuovere una maggiore sostenibilità e a migliorare la qualità della vita nelle città italiane. In sintesi, le prospettive per il settore dell’edilizia in Italia sembrano positive e offrono un’opportunità per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile.

Secondo gli esperti, la definizione dei progetti di rigenerazione urbana dovrebbe essere integrata con quelli infrastrutturali, in modo da accelerare il raggiungimento degli obiettivi del piano, in linea con il Next Generation EU. A tal fine, sono indicati alcuni elementi chiave per attivare operazioni di rigenerazione urbana virtuose, come una governance orizzontale tra missioni, la definizione di obiettivi ESG quantitativi, modelli di partenariato pubblico-privato e la semplificazione dei processi e dell’iter di approvazione.

Secondo una ricerca elaborata da Coima, l’investimento di capitali potrebbe generare un importante processo di rigenerazione del territorio su base nazionale che potrebbe coinvolgere una parte del patrimonio pubblico immobiliare, pari oggi ad oltre 350 milioni di mq, che necessita di interventi di riqualificazione. In questo contesto, si potrebbe lavorare anche per colmare i gap che separano l’Italia dal resto dell’Unione Europea, come il fatto che il 40% degli immobili nel nostro paese ha oltre 60 anni, contro una media del 32% in Europa.

Inoltre, il 70% degli edifici in Italia è a rischio sismico, rispetto alla media del 30% in Europa, mentre le aree verdi disponibili per ogni cittadino pesano per circa il 15% contro una media dell’UE che si attesta tra il 20% e il 30%. L’investimento in progetti di rigenerazione urbana potrebbe quindi rappresentare un’opportunità per migliorare la qualità della vita delle persone, creare posti di lavoro e promuovere la sostenibilità ambientale.

Distretti Ecologici ha la sostenibilità nel suo DNA. Aiuta le aziende a diventare più sostenibili attraverso i contratti Power Purchase Agreement (PPA), che offrono soluzioni di alimentazione su misura per le esigenze specifiche dei suoi partner.

La bioedilizia è il core business di Distretti Ecologici, una realtà che sviluppa progetti e soluzioni per il sostegno e la crescita di privati, aziende e istituzioni verso la transizione energetica e la riconversione green, fondamento necessario per il futuro di tutti. Il suo scopo è quello di sfruttare al meglio tutte le opportunità che il governo e l’Europa ci mette a disposizione, grazie a incentivi come il superbonus o i piani previsti dal PNRR.

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