Negli anni Settanta, il progresso meccanico ha portato alla scomparsa dei cavalli, degli asini e dei muli che costituivano la forza lavoro principale per molte aziende agricole, sia dal punto di vista economico che operativo.
L’abbandono degli animali da lavoro ha avuto conseguenze significative, tra cui l’abbandono o lo spopolamento delle zone di montagna, contribuendo cosรฌ a fenomeni di dissesto idrogeologico. Nei territori montani, il trattore non era in grado di sostituire completamente o parzialmente il lavoro degli animali, mentre l’utilizzo del cavallo risultava poco conveniente per le aziende. Questo ha portato ad un aumento delle dimensioni delle aziende agricole nelle pianure e nelle colline.
Tuttavia, negli ultimi anni, si รจ assistito ad una sorta di “riconquista del territorio”, con molti che ritornano alla terra spinti da motivazioni economiche ed ecologiche, praticando un’agricoltura piรน sostenibile dal punto di vista ambientale. I territori precedentemente abbandonati hanno ritrovato vita grazie all’operato di giovani avventurieri ed esploratori, desiderosi di apprendere e preservare le antiche tecniche agricole tramandate dai nonni.
Aumentano i cavalli da tiro nell’agricoltura
Il โritornoโ del cavallo da tiro nelle aziende agricole รจ forse un fenomeno poco conosciuto, ma che nel mondo equestre รจ invece una realtร che sta avendo sempre maggior risonanza. Non ci si riferisce alle scelte di carattere culturale e di stile di vita che connota alcune realtร agricole peraltro molto interessanti, ma ad attivitร imprenditoriali ben orientate al mercato.
In particolare, al riguardo spicca il comparto viti-vinicolo di altissima qualitร e ad aziende che producono vini molto noti a livello globale e di altissima gamma. Molte aziende in Italia, ed ancora piรน allโestero, si sono progressivamente orientate alla scelta di riservare almeno una parte delle loro superfici viticole al lavoro animale nellโottica di produzioni biologiche o, comunque, caratterizzate da un piรน elevato tasso di eco-sostenibilitร .
La scelta non รจ poi priva di risvolti legati al marketing vinicolo ed allโenoturismo o, piรน in generale, al turismo eno-gastronomico che, negli ultimi anni, si sta piรน rivelando uno dei settori turistici promettenti. Scelte, quindi, solidamente ancorate al risultato economico.
Una scelta di questo tipo, come del resto tutte le riconversioni organizzative e imprenditoriali, necessita di una corretta ed approfondita programmazione e della disponibilitร di professionalitร adeguate.
I vantaggi del cavallo in agricoltura
La configurazione geografica del nostro paese rende molti terreni agricoli difficilmente accessibili o in stato di abbandono, soprattutto nelle zone collinari e appenniniche. L’uso di droni agricoli e di veicoli fuoristrada รจ limitato in queste aree, inoltre, queste macchine possono presentare svantaggi come l’inquinamento ambientale e i costi di manutenzione e carburante.
Gli animali da soma, come il cavallo, offrono numerosi vantaggi. Sebbene il trattore sia piรน potente, esso inquina l’atmosfera e danneggia il terreno, schiacciando la vita microbiologica e rendendo il suolo sterile. Gli zoccoli degli animali, al contrario, massaggiano delicatamente il terreno, preservando la vita del suolo e mantenendolo fertile.
Inoltre, l’uso degli animali permette di tenere puliti i terreni senza l’uso di diserbanti, e il letame prodotto puรฒ essere riciclato come concime naturale. Rispetto ai mezzi meccanici, gli animali costano meno e sono piรน adatti per lavorare in terreni difficili o per svolgere attivitร di precisione, come nella cura delle vigne.
Infine, lavorare la terra con gli animali crea una connessione speciale tra l’uomo e l’animale, basata sulla comprensione reciproca e la collaborazione. Il cavallo, in particolare, risponde bene ad un trattamento rispettoso e puรฒ diventare un prezioso compagno nella gestione agricola.