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I Creativi culturali: “unità nella diversità per salvare il Pianeta.”

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L’11 giugno 2005, nella sede della Provincia di Lucca si è tenuto il primo Incontro nazionale della ‘Rete Olistica’, network della nuova cultura etica, a cui hanno partecipato un centinaio di associazioni da tutta Italia, che hanno aderito insieme a molte altre associazioni al progetto. L’incontro è stato solo l’inizio per sviluppare una vasta Alleanza tra tutte le forze positive e creative della società e iniziare il Portale della Rete Olistica. Esso è gestito dal fisico e webmaster Maurizio Costa, che finora, come tutti, ha lavorato gratuitamente e creato l’intera struttura, utilizzando un grosso software che permetterà a numerose persone di accedere e modificare direttamente le aree del sito di loro competenza. Questo progetto vuole catalizzare lo sviluppo di una consapevolezza collettiva e dare spazio ad un nuovo vasto mercato etico. In questo incontro è stato esposto l’intero progetto nel dettaglio e in seguito nella giornata del 12 giugno, al Villaggio Globale di Bagni di Lucca, grosso centro olistico che esiste da vari anni, si sono iniziate a creare le prime collaborazioni concrete per aree di competenza per la creazione delle pagine web tematiche, del giornale on-line e del portale. Entrare nella Rete Olistica è gratuito, anche se ovviamente ogni contributo economico è di aiuto per la creazione della Rete stessa. Secondo il progetto, entro il Gennaio 2006, questo sito dovrebbe essere utilizzato da almeno da un 10% delle associazioni italiane e nel corso dell’anno dovrebbe portare almeno un milione di visitatori nel 2006. E’ stato stabilito come essenziale che i visitatori trovino un sito già funzionante e interessante per sentirsi parte della nuova realtà culturale. Ogni nuovo visitatore-collaboratore aiuterà a sviluppare le molte attività dei punti che ci saranno, sviluppando un più ampio mercato etico. Sul sito si puo’ scaricare il progetto della Rete Olistica, lo schema generale di “costruzione” e organizzazione del sito, un breve questionario e visitare l’Enciclopedia Olistica, dove trovare una serie di informazioni generali sugli otto campi della nuova cultura.

Negli Stati Uniti il sociologo Paul Ray e la psicologa Sherry Anderson hanno recentemente pubblicato il libro, divenuto in breve un best seller, “I Creativi Culturali”,  dal sottotitolo: 

“I 50 milioni di individui che cambieranno il mondo”. Il libro si basa su una ricerca sociologica della durata  di ben tredici anni, che ha studiato più di 100.000 americani per individuare le caratteristiche della nuova realtà culturale. I risultati indicano che esiste una  cultura in forte sviluppo caratterizzata da impegno ecologico, ricerca libera della spiritualità e dello sviluppo psicologico individuale e di una coscienza planetaria e una visione globale, olistica, della vita, che da’ priorità alle relazioni sociali e che ha consapevolezza dei limiti  delle istituzioni e un netto rifiuto del materialismo come base della vita. Questa popolazione creativa si è visto rappresenta ben un quarto della popolazione statunitense, il 25%. Sappiamo da ricerche parallele svolte in molti paesi, che questa nuova cultura emergente sta manifestandosi in ogni parte del Pianeta e in particolare nei paesi più industrializzati. In Italia si attestano orientativamente su valori dal 15 al 20%.

Sono stati chiamati “creativi culturali” poichè stanno sviluppando una nuova cultura per il XXI secolo, che si basa sul cambiamento di valori, delle priorità di vita, dello stile di vita, del modo lavorare e di spendere.

Tuttavia questi cosiddetti “creativi culturali”, non essendo sempre completamente consapevoli di rappresentare un movimento collettivo, spesso non riconoscono la forza che potrebbero avere nella Società, ciononostante la loro  presenza influenza l’America e gli altri Stati. Essi modificano il Mercato: agricoltura biologica, mercato etico, medicine naturali e olistiche, prodotti ecologici, ecc. e la vita pubblica, facendo la differenza nel futuro dei loro Paesi. Le ricerche testimoniano infatti gli effetti della loro presenza in politica, sulla rete Internet, nelle comunità e nel mondo del lavoro e degli affari. 

Uno degli obiettivi di moltissime associazioni, tra cui il Club di Budapest, fautore del progetto della Rete Olistica, è favorire e accelerare la presa di coscienza di tutte queste persone, dando loro unità, dignità e valore: prefigurando le possibilità che ci sarebbero quando diventeranno più collegati e consapevoli del loro numero e della loro influenza. 

Ritengono in molti che da questa presa di consapevolezza a livello globale possano nascere i reali mutamenti sociali, economici, cultuali e spirituali che condurranno la Terra verso un futuro  sostenibile e più equo e di qualità per tutti.

La risoluzione dell’attuale crisi globale dell’ecosistema dipende da uno sviluppo  della Coscienza Planetaria. 

Con il termine ‘Macroshift’ si intende questo cambiamento globale, di pensiero e di vita, che una parte dell’umanità sta affrontando e che l’umanità potrebbe scegliere sempre più consapevolmente e ampiamente nell’immediato futuro. 

La crisi globale, ecologica, sociale  spinge ad una scelta tra diversi scenari futuri.  Lo Stato del Pianeta che emerge dalla Scienza è drammatico: tutti i parametri di rischio ambientale, umano e politico, dal surriscaldamento del clima, alla sovrappopolazione, alla eccessiva militarizzazione, sono in preoccupante aggravamento.

Non fare qualcosa di significativo significherebbe accettare passivamente lo stato attuale e  quindi il futuro che comporterebbe.

Il termine ‘macroshift’ è stato proposto dal prof. Ervin Laszlo, presente al convegno di Lucca, filosofo della scienza dei sistemi e promotore della coscienza planetaria, presidente del Club di Budapest e già docente in importanti università statunitensi ed europee, che ha da pochi mesi pubblicato negli Stati Uniti il libro ‘Macroshift, cavalcare la trasformazione’,che  è già stato tradotto in nove lingue. In italiano sono usciti diversi suoi libri, tra cui “Tu puoi cambiare il mondo”, proprio su questi temi.

Il concetto di macroshift è importante per comprendere in modo profondo le differenti dimensioni di questo fenomeno planetario e dei suoi possibili sviluppi. Gran parte dei nuovi intellettuali si sta muovendo in questa direzione, per stimolare una crescita umana, un’evoluzione della coscienza globale.

Del Club di Budapest sono infatti soci onorari: M. Gorbaciov, lo scrittore Paulo Coelho, il Dalai Lama, altri diversi premi Nobel per la Pace, il musicista Peter Gabriel, l’astronauta E. Mitchell, fondatore di una associazione per lo sviluppo della coscienza, il prof. E. Morin, l’economista M. Yunus, creatore del microcredito e molti altri. Viene detto comunque che ognuno puo’ diventare consapevole del proprio potere di decisione e quindi decidere e contribuire in tal modo all’ esito.

Si è cercato nel convegno di affermare nella scienza quello che viene definito oggi il Paradigma Olistico,“Olos” significa il Tutto, l’intero. Il Terzo millennio da poco iniziato, ereditando dal passato una drammatica situazione di squilibrio ecologico, sociale e umano, ci presenta la nostra intera Terra in pericolo, poichè la scienza si è sviluppata più rapidamente della coscienza. L’intera cultura umana è in un momento di profonda transizione, in cui ogni aspetto della vita e del pensiero si sta modificando. Il mondo e la società sono troppo divisi, la crisi globale rende necessaria una trasformazione globale.

Questa Cultura Planetaria emergente in effetti non è una filosofia astratta, ma si basa molto concretamente sulla necessità di una trasformazione globale dell’essere umano, che coinvolga il suo modo di vivere e di pensare, la sua crescita interiore, la salute psicofisica, l’etica del lavoro, l’armonia delle relazioni umane e la coscienza di sé. Valori e obiettivi che da anni hanno portato gia’ avanti il C.E.U., Centro studi per l’Evoluzione Umana, pioniere dell’integrazione delle scienze in una visione unitaria e l’associazione internazionale ‘Ius Primi Viri’, che diffonde i Diritti umani, come valori universali genetici per tutti gli uomini della Terra.

Oggi quindi per ogni persona che desideri essere Cittadino della Terra, è necessario conoscere questa Cultura Emergente e i suoi nuovi stili di vita e caposaldi di pensiero, trascurarla potrebbe infatti essere estremamente deleterio per la Vita stessa del nostro Pianeta e dei suoi abitanti.

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