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martedì, Dicembre 10, 2024
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DL PNRR, Bernini: diamo a Paese politica su housing

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Sugli alloggi universitari voltiamo pagina. Abbiamo ereditato una realtà difficile, con posti insufficienti a soddisfare una platea così vasta. Ma già in pochi mesi abbiamo aumentato di 8.500 unità i posti letto e trovato gli immobili per realizzarne altri 60 mila. Con il decreto PNRR 4 acceleriamo il percorso di realizzazione dei nuovi studentati. Semplifichiamo le procedure, rendiamo più veloci i cambi di destinazione d’uso e presto sarà nominato un commissario per sveltire i procedimenti amministrativi. Abbiamo messo in campo una seria politica sull’housing universitario che prima il Paese non aveva”. Lo dice il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, commentando il voto di fiducia alla Camera al dl PNRR.

Le misure nel dettaglio del dl PNRR 4:

Un Commissario straordinario per gli alloggi universitari

Il Ministero dell’Università e della Ricerca si avvarrà del supporto di un Commissario per gli alloggi universitari per centrare l’obiettivo dei 60.000 posti letto per gli studenti universitari previsto dal PNRR. Il Commissario sarà nominato su proposta del Ministro dell’Università e della Ricerca e opererà all’interno dello stesso MUR, in collaborazione con la Direzione Generale PNRR e la Struttura di Missione PNRR di Palazzo Chigi. Tra i suoi compiti, quello di dare attuazione alla realizzazione di nuovi posti letto attraverso procedure semplificate.

CdP gestirà i controlli per gli alloggi universitari

Il MUR affiderà a Cassa Depositi e Prestiti la gestione dei controlli e delle verifiche, nonché la successiva erogazione dei finanziamenti ai soggetti attuatori, per la realizzazione di alloggi e residenze per studenti di cui alla legge n. 338 del 2000. Ciò consentirà di accelerare e semplificare le procedure amministrative e contabili, per una tempestiva ed efficace attuazione degli interventi.

Anche i soggetti pubblici in campo per nuovi alloggi

Ampliata la platea dei soggetti che potranno realizzare nuovi alloggi. Sino ad oggi la norma si riferiva solo al privato convenzionato con il pubblico, ora direttamente anche a soggetti pubblici, in linea con quanto previsto dalla legge 338/2000.

È inoltre prevista la possibilità di riconoscere un contributo sotto forma di credito d’imposta anche ai proprietari degli immobili.

Per la realizzazione delle residenze universitarie sarà rafforzata la collaborazione con il Demanio. Università statali, Enti di Ricerca e Enti regionali per il Diritto allo Studio potranno richiedere il supporto all’Agenzia come stazione appaltante.

Più facili i cambi di destinazione d’uso

Attraverso un regime semplificato sarà possibile cambiare la destinazione d’uso degli immobili, trasformandoli in studentati con un vincolo di almeno 12 anni.

Sarà sempre ammesso il mutamento della destinazione d’uso degli immobili da destinare a studentati e gli interventi legati al mutamento alla destinazione d’uso sono realizzabili attraverso una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).

Previste anche agevolazioni fiscali: se aumenta il valore della rendita catastale dell’immobile a seguito del mutamento della destinazione d’uso, l’incremento non concorre ai fini della determinazione della tassazione sugli immobili e delle imposte ipotecarie e catastali.

Test medicina, salvi i ‘Quartini’

Il risultato ottenuto dagli studenti del quarto anno delle scuole secondarie che nel 2023 hanno sostenuto il test di accesso a Medicina, Chirurgia e Veterinaria sarà salvaguardato. La norma prevede una forma di tutela dopo che una sentenza del Tar Lazio aveva smontato il sistema dei Tolc.

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