giovedì, Marzo 28, 2024
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Come ridurre i condizionamenti?

Dr. Ciro Aurigemma psiconaturopata

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Tutto è in movimento e tutto è Informazione: dal punto di vista della Fisica tutto ciò che esiste, quindi anche il nostro corpo è composto da atomi. In ogni atomo vi sono poi particelle, che ruotano intorno ad un nucleo, quindi tutto e’ in movimento anche cio’ che sembra statico e immobile!

Possiamo così concludere che tutto è energia, come ha dimostrato Einstein e come dimostra il fatto che scindendo l’atomo si produce una grande quantità di energia e radioattività.

Informazioni e emozioni:

Quindi il passaggio delle informazioni che provengono dall’esterno nell’organismo è un flusso di energia, che va a interagire con l’energia del corpo e del cervello, provocando delle modificazioni fisiologiche e degli effetti psicologici. Quindi le percezioni dei 5 sensi sono uno scambio di energia tra l’organismo e l’ambiente e così le sensazioni che noi abbiamo sono energie all’interno dell’organismo, come pure le emozioni.

Le parole sono pure energia che sotto forma di onde sonore giungono al cervello e lì evocano risposte razionali ed emozionali, a seconda di come interagiscono con quello che c’e’ già in quel cervello. Infine le azioni sono la macroscopica manifestazione delle energie in movimento che avviene tramite il sistema motorio dell’individuo.

Come abbiamo detto il condizionamento fa sì che uno stimolo neutro abbia un significato particolare per noi se associato a qualcosa di piacevole o spiacevole, quindi questo schema può rinforzarsi e diventare automatico, dov’è allora la nostra libertà?

Se prendiamo coscienza di essere schiavi di condizionamenti e automatismi, di modelli rigidi e ripetitivi, etc. e la nostra naturale spinta interna alla libertà, al rispetto verso noi stessi, alla giustizia, etc. si fa sentire, può allora iniziare un processo di cambiamento graduale da rendere poi costante, in cui volontariamente interveniamo a superare i condizionamenti subiti passivamente fino ad allora e impariamo attivamente a prendere decisioni autonome, eventualmente con l’ aiuto di qualcuno o di un gruppo.

In tutto questo che ruolo gioca il nostro patrimonio genetico?

L’ eredita’ trasmessa dai nostri genitori e parenti? E che ruolo gioca invece l’ambiente esterno?

Dopo molte discussioni e molte ricerche gli scienziati oggi sono più concordi nell’ammettere che entrambi questi fattori contribuiscono, interagendo, nello sviluppo dell’individuo. Questo significa che la genetica determina le possibilità fisiologiche di un organismo, ma poi a seconda degli stimoli che questo riceve dall’ambiente sociale, familiare, naturale, ecc. può svilupparsi più o meno in modo giusto e in misura maggiore o minore.

All’ interno dell’ individuo il corpo e la mente sono separati o collegati tra loro?

Le scienze si sono suddivise il campo di studio e si sono specializzate, tuttavia il cervello è collegato a tutto il corpo tramite il sistema nervoso, quindi oggi è chiaro che quello che avviene nel nostro cervello influisce sul nostro corpo e viceversa! Infatti anche quello che avviene nel corpo influisce sullo stato psichico della persona!

Questo è il campo di studio della Psicosomatica, che anche la medicina riconosce, anche se spesso avviene che per comodità di studio e di intervento spesso si studia e si cura un organo meccanicisticamente, perdendo la visione di  insieme, in cui tutti gli organi sono collegati tra loro e con il cervello, la centrale di guida delle funzioni di tutto l’organismo.

Alcune funzioni che venivano considerate autonome e quindi automatiche oggi si e’ visto che possono essere controllate volontariamente dal cervello, come ad es. il battito del cuore, il ritmo del respiro, il dolore, tramite il biofeedback che è un apparecchio che consente di visualizzare le varie funzioni e vedere anche come variano concentrandosi volontariamente su di esse.

Chiarito tutto questo possiamo ora chiederci: chi ha il comando in noi?

Siamo noi a decidere o è il nostro corpo, i nostri condizionamenti, automatismi, modelli mentali rigidi, l’influsso degli altri, etc.?

Conoscere se stessi è la base da cui partire per poter prendere in mano le redini della nostra vita, tuttavia i passi che possiamo fare sono dovuti anche a quanti condizionamenti, etc. abbiamo e per quanto tempo essi hanno agito su di noi, ma anche a quanta energia abbiamo e a quanto impegno siamo disposti a mettere in questo sforzo e infine, ma non ultimo per importanza, alla motivazione che abbiamo a farlo.

Se rinunciamo il prezzo sarà la perdita della libertà, il legame a cose e persone che ci influenzeranno e senza le quali soffriremo, se vogliamo raggiungere questa libertà subito non ci riusciremo  per il consolidamento degli schemi mentali e fisici che fisiologicamente richiedono tempo ed energia per essere cambiati. 

Quindi per avere un sempre maggior grado di salute psicofisica e di libertà è necessario rispettare il ritmo fisiologico del proprio organismo e procedere con costanza e secondo corrette informazioni verso gli obiettivi prescelti.

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