E’ stato approvato in via definitiva e trasmesso alla Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia il sesto Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale. Il Rapporto è uno strumento volto a monitorare e valutare lo stato e l’evoluzione delle risorse naturali e degli ecosistemi nel nostro Paese.
Il documento, previsto dalla legge 221 del 2015, contiene informazioni utili per la gestione sostenibile e la conservazione delle risorse naturali, fornendo un rapporto annuale integrato, fisico e monetario, sul Capitale Naturale e promuovendo la contabilità ambientale a livello nazionale.
Compito del rapporto è evidenziare il ruolo ricoperto dal Capitale Naturale italiano rispetto al sistema socioeconomico del Paese, elaborando schemi concettuali, migliorando la conoscenza e affinando modelli di misurazione del Capitale Naturale e degli impatti delle politiche su di esso.
“Il Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale – ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin in sede di approvazione plenaria – è uno strumento essenziale per integrare, monitorare e indirizzare le politiche pubbliche. Conoscere il nostro Capitale Naturale significa affermarne il ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, puntando sulla preziosa biodiversità nazionale”, conclude il Ministro.
I contenuti del sesto Rapporto si focalizzano sui temi relativi al valore della natura, ai mercati finanziari e ai rischi legati alla perdita di biodiversità. Si affrontano le modalità con cui le imprese misurano la propria dipendenza dal Capitale naturale, la finanza sostenibile, l’applicazione di criteri di eco-sostenibilità della Tassonomia europea, gli strumenti finanziari e fiscali del green budget nazionale.
Il rapporto è redatto dal Comitato per il Capitale Naturale, presieduto dal Ministro dell’Ambiente e costituito anche da esperti provenienti da università, enti di ricerca, ed altri enti pubblici qualificati.