Site icon Italia News Online

Perchè ho deciso di creare la Psiconaturopatia?

Dr. Ciro Aurigemma

Dr. Ciro Aurigemma

Psiconaturopatia: si tratta di una nuova forma di integrazione tra psicologia, naturopatia, medicine naturali e tecniche olistiche, ossia una proposta di sinergia nell’ambito della visione olistica: cioè mente-corpo-spirito.

Cos’è la Psiconaturopatia?

La particolarità rispetto a proposte e attivati già esistenti è che le diverse discipline propongo che lavorino con pari dignità, insieme al meglio della medicina classica, specialistica e alla psicologia scientifica e non in contrapposizione o competizione come spesso finora è avvenuto, oppure con spirito avventuristico, dove tutto va bene purché sia “alternativo”.

Come è noto finora vi è stata in Medicina, una tendenza alla specializzazione degli studi, nel tentativo di semplificare e suddividendo l’uomo in varie parti, inoltre poi anche in campo alternativo ogni disciplina ha approfondito un aspetto diverso con sue teorie e metodi.

La Psicologia ha incontrato difficoltà, sia con la medicina classica che con quella alternativa ad interagire alla pari:

Come sapete si è sviluppata una Medicina che separa i vari organi, il sistema nervoso e la mente, che invece sono tutti strettamente collegati, come in seguito è stato appurato con la Psicosomatica.

La Psicologia, il Counselig olistico, la Medicina naturale e la Naturopatia, in particolare, possono e secondo me e dovrebbero integrarsi tra loro, in un approccio che chiamo Psiconaturopatia, in quanto ogni apporto è da tenere in considerazione, senza più svalutazioni reciproche, in senso globale, quindi olistico per il bene del singolo paziente, poiché ognuno ha bisogno di qualcosa di diverso, essendo appurato ormai che ognuno è unico e irripetibile.

Si risponderebbe così molto meglio alle necessità di prevenzione ai vari livelli, di intervento e cura delle persone, spesso deluse dalla Medicina tradizionale, che è stata abusata e da alcune forme di Psicologia e Psichiatria, che finora consideravano poco l’unità corpo-mente. Infatti gia’ assistiamo anche in Italia a un grande interesse verso la Medicina naturale, omeopatica e verso la Psicosomatica.

Molte sono le persone che già si rivolgono a queste terapie ed è stato presentato un disegno di legge per regolamentare il settore, come avviene in altri paesi europei, essendo già attivi in alcuni ospedali europei dei reparti di medicina naturale, ancora rari da noi, ma se si contrappongono medicina tradizionale e alternativa, psicologia e tecniche olistiche, ecc. cio’ andrebbe a discapito dei pazienti e della ricerca.

Una ricerca sociologica detta sui “Creativi culturali”:

nata in Usa e proposta poi in Italia da Federico Nitamo Montecucco e Enrico Cheli ha appurato che il 30-35% degli italiani sarebbero aperti alle nuove proposte terapeutiche e a nuovi stili di vita. Ormai da tempo è stata riconosciuta la Pnei, che studia appunto gli influssi della psiche sul corpo tramite i neuromediatori, le ghiandole endocrine fino al sistema immunitario che ci difende da virus e batteri e cellule cancerose, in base alle quale la Medicina olistica puo’ oggi dare importanti risposte terapeutiche, anche con un supporto scientifico, applicato finanche alla meditazione e alla preghiera, ecc.

Da cosa sono partito nella sua esperienza per arrivare a queste conclusioni:


Una tendenza nuova e positiva è stata quella verso una integrazione delle Scienze, nata già negli anni ’80 con la Neuropsicofisiologia, che ho studiato dopo la laurea e che si basa sugli studi sul cervello destro e sinistro e della coscienza, con l’apporto di tutte le materie scientifiche, fisica dell’ informazione, chimica, biologia, neurologia, sociologia, ecc.

Da giovane ho fatto poi una esperienza in Germania in una clinica naturale dove si applicava pionieristicamente l’integrazione del meglio della medicina tradizionale, con quella naturale, con la dieta vegetariana, la psicologia spirituale e psicosomatica, l’ omeopatia, ecc.

Da lì nasce la mia personale ricerca e sviluppo della visione olistica:

evitando poi che le mode e gli eccessi possano far accantonare il tutto come qualcosa di riservato solo ai cultori della New Age e selezionando invece il meglio di nuove offerte terapeutiche di avanguardia, in base ad una lunga esperienza e un atteggiamento scientifico e professionale adeguato.

Sono vegetariano dal 1985 e delegato Ass. Vegetariana it. dal 2002 ed oggi molti studi confermano che se fatta in modo giusto questa dieta favorisce la salute, previene malattie gravi ed in sinergia con altri trattamenti e uno stile di vita armonico, può contribuire ai risultati terapeutici desiderati.

Ho insegnato poi in due scuole di Counseling olistico verificando che la formazione offerta, se opportunamente scelta può offrire apporti qualificati e innovativi non solo ai malati ma anche ai sani, che spesso evitano di rivolgersi a psicologi o medici per pregiudizi o per scelta.

In particolare la selezione che propongo e che resta aperta ad altri contributi è questa:

Un esempio pratico di integrazione: 

Nella letteratura scientifica recente si arriva alla conclusione che integrare psicofarmaci e psicoterapia cognitivo-comportamentale sia più efficace che solo uno delle due terapia, ma se si tratta di casi lievi o non casi clinici veri e propri, dopo opportune diagnosi propongo di integrare i colloqui psicologici, di Counseling o psicoterapia con metodi naturali, come fitoterapia, omeopatia e dieta bio-vegetariana.

Infatti in vari casi come la sig.ra B, dopo i test e i colloqui appurata la diagnosi di disturbo ansioso-depressivo lieve, oltre al sostegno psicologico e alla riabilitazione inviai al medico naturale e all’erborista per opportuni apporti di erbe calmanti e antidepressive, compatibili con le medicine in uso, con la particolare situazione clinica pregressa, con buoni risultati, integrati anche con tecniche olistiche, in base alla mentalità della persona che furono Eft, emotional freedom tecnicnique, per rilassare e rilasciare ansia, paure e aggressività e thetahealing per rimuoverle più in profondità, in questo e in molti casi analoghi, specie in chi rifiuti i farmaci tradizionali per principio o ne sia allergico, ciò è risultato molto efficace, specie con la collaborazione alla pari tra specialisti ed esperti coinvolti, senza competizioni deleterie al paziente, ancor meglio tra chi accetti una formazione costante in itinere.

Spesso poi consiglio di iniziare la giornata con alcuni minuti di respirazione cosciente, ad occhi chiusi, che sviluppa onde alpha e rilassamento, seguiti da pensieri di programmazione della giornata, meglio ancora per chi e’ aperto con meditazione o training autogeno e simili. Stiamo iniziando infatti in piccolo, vicino Roma, a sperimentare il metodo integrativo, proponendoci poi di espandere e realizzare questa sinergia nei prossimi anni concretamente, tuttavia ritengo prioritario che oltre al sottoscritto anche i vari professionisti, per riuscire nell’impresa lavorino su se stessi e non si cullino sugli allori.

A tale scopo sto da tempo facendo formazione personalizzata ai gestori dei centri olistici, che iniziano con entusiasmo e spesso si arenano tra mille difficoltà e propongo scambi di trattamenti tra i professionisti a scopo di aggiornamento, formativo e di sostegno e di prevenzione del burnout, che spesso rovina se non si interviene per tempo e con competenza, le migliori motivazioni iniziali.