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Terni: 15 milioni per rilanciare l’area di crisi industriale

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato quasi 15 milioni di euro per la riconversione e la riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa di Terni con l’obiettivo di rilanciare le attività industriali della zona, salvaguardare l’occupazione e attrarre nuovi investimenti.

La misura, oltre alla città di Terni, interessa i comuni umbri di Acquasparta, Amelia, Arrone, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Ferentillo, Giove, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montefranco, Narni, Otricoli, Penna in Teverina, Polino, San Gemini, Stroncone e il comune laziale di Configni in provincia di Rieti.

Le domande per le agevolazioni, previste nel quadro della riforma della legge 181/89, potranno essere presentate da imprese, cooperative, consorzi e reti di impresa dal 6 giugno al 18 luglio 2023.

I progetti dovranno prevedere la realizzazione di piani di investimento produttivo o programmi per la tutela ambientale, occupazionale, l’innovazione, la ricerca, lo sviluppo sperimentale e la formazione del personale.

Le agevolazioni saranno concesse come contributo in conto impianti, contributo diretto alla spesa o al finanziamento agevolato entro i limiti delle intensità massime di aiuto del Regolamento Generale di Esenzione per Categoria cosiddetto “GBER”.

Lo sportello per la presentazione delle domande sarà gestito da Invitalia per conto del Ministero.

“Il bando predisposto per Terni, e tutti i comuni dell’area, conferma il nostro impegno per la salvaguardia occupazionale e il rilancio del grande polo industriale e produttivo. La misura, come da me già annunciato nei giorni scorsi, può rappresentare un grande esempio per tutto il Paese ed è il segnale che noi crediamo fortemente nelle potenzialità industriali di questo territorio”. Così il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso commenta il bando per la riconversione e la riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa.

 

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