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Ecco 10 curiosità sul protocollo reale

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Dopo la morte della Regina Elisabetta II, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commowealth, avvenuta il giorno 8 settembre 2022, sono state tante le notizie che si sono susseguite per onorarla e ricordarla.

La Regina Elisabetta II se ne va dopo 96 anni di vita e 70 di regno tra severi regolamenti, rispetto delle leggi, esercizio degli affari pubblici, rigore, ordine, senso del dovere e rispetto dei suoi sudditi. Sebbene il rigido protocollo influenzi decisamente le uscite pubbliche dei reali, presentandoli al pubblico in maniera sempre impeccabile e molto distaccata, la regina ha sempre trasmesso un grande amore per il suo popolo.

Come facilmente verrebbe da pensare ci sono moltissime regole da rispettare da parte dei membri della Royal Family e da chi un giorno vi entrerà a far parte. Comunemente definite come regole di galateo o bon ton, queste norme non sono mai state riportate e comunicate ufficialmente dalla famiglia reale, né sul sito ufficiale né tanto meno attraverso qualsiasi altro mezzo di informazione. Quel che è noto alla stampa ha origine dalla conoscenza degli esperti nei confronti dei reali e da interviste rilasciate da figure a loro molto vicine.

Ecco quali sono le regole del protocollo reale

La Regina Elisabetta II, il cui nome per esteso è Elisabeth Alexandra Mary, aveva un soprannome, che però non voleva in alcun modo che fosse pronunciato dal resto dei membri della famiglia. L’unico che ha avuto l’onore di rivolgersi a lei con quel nomignolo è stato il suo consorte Filippo di Edimburgo. I componenti della famiglia reale, capi di stato e il resto dei membri si dovevano rivolgere a lei con l’espressione “Sua Altezza” e si doveva utilizzare nel corso della conversazione tenuta con la Regina la parola “Ma’am”, ancor meglio se pronunciata con accento britannico. Da buona norma sarebbe, inoltre, rispettoso salutare la regina con un inchino, come ulteriore segno di reverenza. La mano a “Sua Altezza” va, inoltre, stretta soltanto se quest’ultima offre la sua.

All’interno del protocollo sono anche negate le dichiarazioni di affetto in pubblico e non è consentito l’utilizzo di bevande alcoliche fatta eccezione per il vino. È altresì vietato farsi scattare selfie con altre persone. Un protocollo certamente rigido, rispettato per moltissimi anni dalla sovrana, la Regina Elisabetta II e i suoi predecessori ma non da tutti i reali. Basti pensare ad Harry e Meghan, che durante le loro uscite hanno infranto la regola delle dichiarazioni di affetto in pubblico, facendosi vedere mano nella mano.

Bon ton nella moda

Il protocollo “reale” interviene anche nella moda. I membri del gentil sesso di fatti non possono indossare i pantaloni ma sempre gonne e le gambe devono essere rigorosamente coperte con calze color carne. Per una questione di stile, le donne della famiglia reale non possono mai accavallare le gambe da sedute. Per ciò che riguarda gli accessori non sono apprezzate le borse a tracolla, viene preferita la pochette portata a mano.

Bon ton a tavola

È indubbio che di regole per il bon ton a tavola ce ne siano tante. Se si pensa che già per le persone comuni siano molte, figuriamoci per la Royal Family. A Buckingham Palace il protocollo vuole che quando la regina Elisabetta II finiva di mangiare, i suoi commensali avevano 5 minuti per terminare il pasto e alzarsi da tavola. Non solo. Durante i pasti è severamente vietato infilzare il cibo con la forchetta, bisogna sollevarlo con le posate per avvicinarlo a sé.