Site icon Italia News Online

Concorsi pubblici e assunzioni, via libera al nuovo regolamento

Dopo più di 28 anni cambiano le regole per l’accesso agli impieghi e le modalità di svolgimento dei concorsi pubblici nel segno della digitalizzazione, della semplificazione, della parità d’accesso ed equilibrio di genere, superando le situazioni di svantaggio, con l’obiettivo di garantire la massima partecipazione ai concorsi e la piena trasparenza ed efficienza nelle procedure.

Regole più snelle e “razionali” per l’accesso alla Pa, che mettono a sistema tutte le riforme per la rivoluzione del reclutamento promossa dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, nei 20 mesi del Governo Draghi.

Tutto questo nel Dpr approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei ministri nella seduta del 5 ottobre. Il provvedimento riscrive il testo unico sui concorsi finora in vigore, Dpr 487 del 1994, rappresentando così uno dei cardini della riforma del lavoro pubblico prevista dal Pnrr, in particolare dalla milestone M1C1-56, insieme alle linee guida sui profili professionali, a quelle sull’accesso alla dirigenza e sulla parità di genere e ai provvedimenti relativi al funzionamento del portale InPA.

Per questa sua complessità, il decreto costituisce una delle principali misure attuative della riforma del pubblico impiego previste dalla M1C1-58, da portare a termine entro il 30 giugno 2023. Dopo il via libera del Cdm, il provvedimento è stato inviato alla Conferenza unificata per acquisirne l’intesa e poi essere trasmesso al Consiglio di Stato per il parere finale.

Le novità del Dpr in sintesi